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Sostenibilità digitale: il livello di consapevolezza in Italia



Sostenibilità digitale: il livello di consapevolezza in Italia
Sostenibilità

15/09/2022

È un dato di fatto che lo sviluppo digitale abbia aiutato nella realizzazione di soluzioni amiche dell’ambiente. Tuttavia, lo sviluppo stesso della tecnologia digitale va effettuato sulla base di criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Nel seguente articolo parleremo di:

Il livello di consapevolezza riguardo la sostenibilità digitale e ambientale nel panorama italiano

Lo scorso anno il Digital Transformation Institute (Fondazione di Ricerca per la Sostenibilità Digitale) ha svolto una ricerca con con l’obiettivo di comprendere il livello di consapevolezza degli italiani in merito alle relazioni tra la trasformazione digitale e la sostenibilità (che rappresentano i due assi fondamentali del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciare l’economia dopo la pandemia di COVID-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese).

Lo scopo della ricerca è stato quello di analizzare l’atteggiamento e l’approccio degli italiani in merito a:

Digitalizzazione: come la digitalizzazione può aiutare il lavoro? Quali sono i vantaggi? Quali gli svantaggi? È da considerare come un’opportunità o una minaccia?

Sostenibilità: eco-centrica o tecno-centrica? Con quali conseguenze? Qual è il modello di sviluppo economico ideale per cittadini e imprese rispetto alla sostenibilità?

Sostenibilità digitale: la digitalizzazione può supportare la sostenibilità? Quanto le persone sono in grado di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione? 

Ambiti della sostenibilità digitale:

  • Smart living (telelavoro, didattica a distanza, turismo, commercio elettronico, etc.)
  • Smart mobility (app per la mobilità, car sharing, byke sharing, etc.)
  • Smart environment (energia, abitazione, rifiuti) 

La percezione e la conoscenza dei temi legati alla sostenibilità

Quanto sono importanti i temi legati all’inquinamento e ai cambiamenti climatici? Ecco cosa hanno risposto al sondaggio effettuato dal Digital Transformation Institute le persone intervistate:

per lo 0,5% dei cittadini italiani l’inquinamento è un falso problema, per il 7,5% è un problema secondario, per il 14,9% è un problema che possiamo affrontare con calma, per il 77,1% è un problema da affrontare subito.

Anche in merito al cambiamento climatico l’opinione delle persone intervistate è simile.

Per l’1,6% il cambiamento climatico è un falso problema, per il 9,9% è un problema secondario, per il 14% è un problema che possiamo affrontare con calma, e per il 74,5% è un problema da affrontare il prima possibile.

Il risultato sconcertante è che in media per il 23,5% delle persone intervistate i problemi inerenti all’inquinamento e ai cambiamenti climatici non sono importanti e non hanno bisogno di essere affrontati il prima possibile.

Un’altra domanda che è stata posta durante il sondaggio è la seguente: tra ambiente, qualità della vita e crescita economica, quale delle 3 ha la priorità?

Il 16,4% ha risposto “modello economico e di sviluppo”. Il 38,1% ha risposto “benessere e qualità della vita delle persone. Il 45,5% ha risposto “ambiente”

La tecnologia è un’opportunità o una minaccia?

Per il 92% degli italiani intervistati nel sondaggio del Digital Transformation Institute la tecnologia rappresenta un’opportunità. “Solo” l’8% la vede come una minaccia. 

Una gran parte del 92% (circa il 70,9%) considera la tecnologia come un’opportunità per l’essere umano, della quale però dobbiamo comprendere anche i rischi. 

Di fronte alla domanda su qual è il livello di conoscenza e di adozione degli strumenti digitali per la sostenibilità ambientale, circa il 35% degli intervistati ha risposto che non sa minimamente come la tecnologia potrebbe aiutare in tema di sprechi alimentari, gestione dei rifiuti e riduzione dei consumi.

La transizione ecologica e quella digitale però sono strettamente correlate e sono diventate due obiettivi principali della ripresa post Covid-19, con lo scopo di rendere le industrie e le imprese più innovative e sostenibili, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie. 

L’Italia e l’Europa hanno intrapreso un percorso di sviluppo che unisce la transizione digitale a quella “green”.

Infatti, il sopracitato PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha destinato il 37% dei fondi disponibili alla transizione verde e il 20% alla digitalizzazione.

Le nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza energetica, aiutare lo sviluppo dell’economia circolare, dare vita a processi aziendali e produttivi fortemente automatizzati e intelligenti, favorire la decarbonizzazione e ridurre le emissioni, l’inquinamento, la perdita di biodiversità, etc.

Tuttavia, il nostro bel Paese si trova al quart’ultimo posto nella classifica europea nel campo delle performance digitali, soprattutto per il basso grado di digitalizzazione delle imprese.

Le soluzioni digitali e sostenibili

In che modo, concretamente, lo sviluppo digitale può aiutare lo sviluppo sostenibile? Quali innovazioni tecnologiche sostengono l’ambiente?

Secondo la Global e-Sustainability Initiative (GESI), la tecnologia ha il potenziale di contribuire a tutti i 17 obiettivi Onu per lo Sviluppo sostenibile entro il 2023.

Per fare un esempio, l’energia prodotta dalle turbine eoliche dipende in modo principale dagli eventi meteorologici. Ma c’è una soluzione offerta dalla tecnologia per massimizzare e ottimizzare la produzione di energia.

Attraverso degli algoritmi di intelligenza artificiale, si possono generare reti elettriche intelligenti che attraverso una maggiore precisione delle previsioni meteorologiche permettono di stabilizzare la produzione di energia.

La tecnologia è protagonista anche nelle smart city, o nel settore agroalimentare, in cui centinaia di start up cercano nuove soluzioni per ridurre gli sprechi e adottare modelli di economia circolare che puntano alla sostenibilità sociale e ambientale.

Innovazione tecnologica, sostenibilità, responsabilità sociale e inclusione, queste sono le parole chiave che devono e dovranno rappresentare il presente e il futuro del nostro Paese.

Noi crediamo fermamente che lo sviluppo sostenibile sia possibile ed è per questo motivo che oltre a essere diventati Società Benefit nel 2021, stiamo per prendere la Certificazione B Corp. 

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