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Le grida del Pianeta Terra



Le grida del Pianeta Terra
Sostenibilità

03/01/2023

Quando siamo nervosi o arrabbiati, quando sentiamo un fastidio o un dolore ci lamentiamo. A volte urliamo, a volte piangiamo.

Il Mondo, così come un essere umano, fa lo stesso.

Nel seguente articolo parleremo di:

Cosa si intende per evento climatico estremo

Per evento climatico estremo, solitamente viene inteso un fenomeno meteorologico violento che causa danni non solo all’ambiente dove si manifesta ma anche alla popolazione.

In passato questi fenomeni erano rari, legati a specifiche zone del mondo o a periodi ben definiti. Tuttavia, negli ultimi anni questi eventi sono diventati molto più frequenti e si sono verificati indistintamente in ogni luogo della Terra.

Gli eventi estremi possono essere distinti in: eventi di breve durata e localizzati in una zona specifica del globo, come uragani e nubifragi o eventi di lunga durata e che minacciano diverse zone di ampia grandezza, come periodi di caldo intenso o di siccità.

Ultimamente stiamo assistendo anche ad un incremento della gravità di eventi che si sono sempre verificati. Ad esempio, anche i più comuni temporali si manifestano in modo diverso rispetto agli anni passati. Ora sono spesso accompagnati da violente grandinate, tempeste di vento e rovesciano una grande quantità di acqua in poco tempo.

Secondo gli ultimi dati di Legambiente, da gennaio a luglio 2022 in Italia sono stati registrati 132 eventi climatici estremi, si tratta del numero più alto della media annua dell’ultimo decennio. Infine, negli ultimi 12 anni dal 2010 al 2022 si sono verificati in Italia 1318 eventi climatici estremi registrati.

Le cause degli eventi climatici estremi

Il dossier Interconnected Disaster Risks pubblicato dall’UNU-EHS (United Nations University) ha riportato dieci eventi estremi che sono accaduti nel biennio 2021/2022 e che hanno causato più 10.000 vittime strettamente collegate all’evento e la perdita di 280 miliardi di dollari.

 

Di seguito i 10 eventi climatici estremi evidenziati nel dossier:

  1. L’ondata di calore in Canada nell’estate 2021 (temperatura record di 49,6 °C)
  2. Il terremoto di Haiti con magnitudo pari a 7,2 
  3. L’uragano Ida che ha allagato New York ad agosto 2021
  4. L’aumento delle inondazioni a Lagos, in Nigeria
  5. L’aumento degli incendi nei paesi mediterranei causati dalla siccità e dal caldo record fino a 48,8 °C
  6. La più grande siccità degli ultimi 40 anni nel Madagascar
  7. La siccità peggiore della storia a Taiwan, causata dalla mancanza di tifoni
  8. L’eruzione del vulcano Tonga nell’Oceano Pacifico e il conseguente tsunami
  9. L’estinzione della vaquita, una specie di focena del Golfo della California
  10. Il danno a edifici e raccolti provocato da un branco di elefanti asiatici che ha lasciato la riserva naturale di Xishuangbanna. La mandria ha causato più di 400 incidenti

Una delle prime cause dei disastri climatici possiamo ritrovarla nell’ormai noto riscaldamento globale provocato dal rilascio di emissioni a effetto serra.

Secondo il dossier sopra citato, altri fattori dannosi sono riconducibili alla crescente domanda di energia e di risorse, sia alimentari che materiali, all’ineguaglianza delle opportunità economiche e gli effetti dello sfruttamento della terra da parte di potenze straniere, a scelte politiche, come la mancanza di consapevolezza del rischio o di una cooperazione internazionale.

Infine, troppo spesso, si verificano casi in cui il profitto ha una maggiore priorità rispetto ad altre preoccupazioni sociali come la salvaguardia del territorio e delle popolazioni.

Cosa possiamo fare per limitare i danni

Sono molte le soluzioni che possono limitare i danni e rallentare la nostra corsa verso il punto di non ritorno, il momento in cui non ci sarà più niente da fare per evitare il peggio. Ecco di seguito 4 azioni che potrebbero ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici:

  • Il ripristino degli ecosistemi forestali per stabilizzare il suolo ed evitare il degrado del territorio in presenza di siccità o terremoti
  • Una pianificazione urbana finalizzata alla riduzione del rischio di inondazioni
  • L’innovazione tecnologia e la continua collaborazione tra istituzioni e stakeholder per prevedere, monitorare e limitare i rischi
  • Modificare i nostri modelli di consumo orientandoli verso scelte più sostenibili.
In foto: i resti di barche sul fondale di quello che veniva chiamato il Mare d’Aral. Un enorme lago prosciugato di 68.000 metri quadrati situato tra l’Uzbekistan e il Kazakistan.

Anche in piccolo ognuno di noi può fare la differenza. Ecco 6 piccole azioni che secondo l’Italian Climate Network portano grandi risultati per il Mondo e per chi ti sta intorno:

  • Riduci gli sprechi energetici: non sprecare l’illuminazione e prediligi solo elettrodomestici ad alta efficienza energetica
  • Riduci il trasporto in auto e il consumo di carburante: scegli i mezzi pubblici, usa la bicicletta o assumi un corretto stile di guida per provare a ridurre il consumo di carburante 
  • Ricicla e riutilizza gli oggetti destinandoli ad un utilizzo alternativo prima di buttarli
  • Usa meno acqua calda: per riscaldare l’acqua è necessaria molta energia
  • Consuma meno carne: l’allevamento degli animali comporta la produzione di molti gas a effetto serra tra i quali ad esempio il metano
  • Parla delle questioni legate ai cambiamenti climatici! È il modo più efficace per sensibilizzare quante più persone possibili e spingerle ad assumere comportamenti sostenibili.

Noi di Web To Emotions abbiamo scelto la via della sostenibilità in ogni nostra azione quotidiana e continuiamo nella nostra missione di supportare digitalmente le imprese, ponendo la massima attenzione all’ambiente e alle comunità.

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