21/11/2009
«Tanto tempo fa, quando mi collegavo a internet c’era sempre una musichetta fatta di dial tone e suoni robotici che inaugurava i miei viaggi virtuali alla scoperta di spazi digitali lontani. Era forse il 1995 o giù di lì e chi suonava era il modem analogico.
Dal 1995 tante cose sono cambiate e il modem di fatto oggi non suona più.
I nostri viaggi sono diventati così frequenti e naturali che non hanno più bisogno di siglette di benvenuto.
Non dobbiamo più collegarci, lo siamo costantemente perché pensiamo che “on” è meglio di “off” e forse è davvero così».
Viaggia sul filo della memoria Roberto Pagliarini, managing & marketing director di Web To Emotions.
Alla domanda, in che misura è cambiato il web in questi anni, il manager spiega che «cambiando noi, le nostre abitudini. È un ciclo, un vortice che coinvolge persone e bit.
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