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Google Search Generative Experience: l’evoluzione di un trend



Google Search Generative Experience: l’evoluzione di un trend
Digital Transformation

02/05/2024

Da qualche anno ormai stiamo assistendo all’incessante evolversi dell’intelligenza generativa, trend che abbiamo imparato a conoscere grazie a Chat GPT, l’IA di Bing e Bard di Google e che giorno per giorno si sta facendo strada nella nostra quotidianità. Oggi però un altro nome è pronto a rivoluzionare i risultati di ricerca online e di conseguenza l’esperienza dell’utente: si tratta della Search Generative Experience (SGE) e ora ti spiegheremo più nel dettaglio cosa comporterà questa importante novità in casa Google. 

  1. SGE: funzionalità e caratteristiche 
  2. Vantaggi e limiti di una versione in fase di sperimentazione
  3. Cosa cambierà con la Search Generative Experience e come prepararsi all’azione

SGE: funzionalità e caratteristiche

Sebbene non si conosca ancora il periodo di lancio in Italia, la Search Generative Experience si sta evolvendo a macchia d’olio e promette grandi rivoluzioni nell’ambito della ricerca online. Attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, si può definire la SGE come una feature del motore di ricerca Google che utilizza l’IA generativa per fornire dei risultati di ricerca più dettagliati e pertinenti. La sua funzione principale si basa in particolare sulla generazione di una sorta di riepilogo dettagliato di informazioni come risposta ad una ricerca Google.

A differenza del classico motore di ricerca che si limita a fornire una lista di informazioni trovate sul web, la SGE andrà a generare un riassunto dell’argomento basato su più fonti correlate e contestualizzate. Inoltre, le sue funzionalità comprendono anche la realizzazione di tabelle, grafici esplicativi, liste e funzioni di “follow-up”, per guidare gli utenti alla comprensione di un argomento proponendo domande che potrebbero essere rilevanti e correlate. 

In sintesi, quello che fa la SGE è andare a comprendere l’intento di una data query di ricerca (ovvero le parole che l’utente scrive sulla barra di ricerca), per poi generare una risposta personalizzata che può includere testo e/o contenuti multimediali. 

La sostanziale differenza con i tool ai quali siamo abituati come Chat GPT o Gemini di Google è che mentre questi ultimi sono pensati per generare contenuti, idee creative, scrivere testi o traduzioni, la Search Generative di Google avrà come obiettivo ultimo quello di fornire informazioni complete in modo chiaro, accessibile e rapido. 

Così come per i risultati Google ai quali siamo abituati, il frutto della IA generativa apparirà sulla SERP (search engine results page, ovvero la pagina dei risultati del motore di ricerca). In questo modo si renderà l’esperienza dell’utente più intuitiva, veloce ed efficace. 

Google Search Generative Experience dimostrazione
Fonte: blog.google

Vantaggi e limiti di una versione in fase di sperimentazione 

Per prima cosa occorre ricordare che la Search Generative Experience è ancora in fase sperimentale, per questo motivo al di là della sola lingua inglese disponibile, ci sono ben altre limitazioni nel suo utilizzo. 

Innanzitutto specifichiamo che la SGE si attiva solo per alcune query specifiche. Ad oggi, basandosi su un modello che ricordiamo non essere definitivo, le query che si prestano a questa innovativa modalità di ricerca sono: 

  • Query basate su dati oggettivi, come ad esempio eventi storici o informazioni scientifiche 
  • Query di definizione, ovvero ricerche effettuate per ottenere la definizione di parole o frasi
  • Query esplicative, finalizzate ad ottenere informazioni su come fare determinate azioni 
  • Query di comparazione, finalizzate al confronto tra due o più termini di ricerca
  • Query di acquisto, ovvero ricerche sulle specifiche di un prodotto o servizio nell’ambito dello shopping online 

A tutte queste ricerche Google sembra rispondere generando una box di risposta completa proprio grazie alla funzione di Search Generative Experience. Tuttavia, la box non si attiverà per quelle ricerche “sensibili” le quali risposte potrebbero impattare sulla salute e la vita di una persona. 

A questo punto, visti i limiti appena descritti, passiamo ora ai benefici e vantaggi che la Search Generative Experience porterebbe agli utenti. Abbiamo già citato l’importante funzione delle domande di follow-up, utili per approfondire ulteriormente un argomento offrendo all’utente un’esperienza personalizzata sulla base di specifici interessi. Cliccando su queste domande suggerite l’utente avrà a disposizione una nuova risposta dettagliata, con un semplice gesto.

Più in generale possiamo dire che la SGE porta ad una maggiore efficienza e concretezza ai risultati di una ricerca garantendo all’utente informazioni user friendly e accessibili. Senza dimenticare il grande risparmio di tempo per un utente in cerca di informazioni dato dalla generazione quasi istantanea di un riepilogo dettagliato e di comprovata veridicità.  

Cosa cambierà con la Search Generative Experience e come prepararsi all’azione

Come abbiamo più spesso ricordato nel corso di questo articolo, la Search Generative Experience di Google è ancora un test che andrà sicuramente ad aggiornare alcune funzionalità nel corso del tempo e dell’utilizzo. Tuttavia, stando alle attuali premesse, si può dire con certezza che questa new entry di Google porterà ad una ancora più forte attenzione nel modo di fare SEO.

Ricordiamo che Google ha definito delle vere e proprie linee guide per la valutazione della qualità di ricerca. Dall’acronimo di Expertise, Experience, Authoritativeness, Trustworthiness, lo EEAT è un principio utilizzato dal Quality Rater di Google per valutare e comprendere la qualità di un dato contenuto. Non è difficile quindi comprendere come fattori quali l’autorevolezza, l’affidabilità, l’esperienza e la competenza siano ancora più importanti per assicurare al tuo contenuto un posto nella box della Search Generative.   

Cosa fare quindi? Non si conosce ancora la data di arrivo della SGE in Italia, nel frattempo però è necessario prepararsi a questa grande rivoluzione sfruttandone al meglio le potenzialità. Ora più che mai è importante continuare a spingere tanto sulle attività SEO, lavorando affinché un dato contenuto raggiunga un posizionamento e un’autorevolezza tale da essere tra i prescelti dalla SGE. 

Il nostro team di esperti ti aiuterà a costruire contenuti di qualità che rispettano i criteri di valutazione Google e ti guiderà nel migliore dei modi verso la Search Generative Experience. 

Che aspetti? Fatti trovare pronto, contattaci ora.

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