09/02/2023
Quello che stiamo vivendo è un periodo di forti cambiamenti sotto tutti i punti di vista e in tutti gli ambiti. Forse mai come in questi anni si sono verificate così tante trasformazioni nell’ambiente che ci circonda, nel mondo del lavoro, nel digital.
Nell’oceano delle continue rivoluzioni, che fine faranno i Social Network?
Nel seguente articolo parleremo di:
Il 15 novembre 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto quota 8 Miliardi, dei quali, a gennaio 2023, 4,76 Miliardi sono utenti social. Si tratta del 59,4% della popolazione.
Secondo i dati emersi nel Report Digital 2023 di WeAreSocial e Hootsuite, il tempo medio speso sui social network è di 2 ore e 31 minuti e il 77,8% della popolazione che ha più di 18 anni utilizza almeno una piattaforma social ogni mese.
La media più alta di popolazione social la troviamo in Nord Europa, con l’83,6% degli abitanti. Mentre la più bassa è in Africa Centrale, dove solo il 7,4 % delle persone utilizza i social network.
Negli Emirati Arabi Uniti, il 100% dei cittadini usa quotidianamente i social. In seconda posizione troviamo il Bahrain con il 98,7% e in terza posizione il Qatar con il 96,8%.
Agli ultimi 3 posti della classifica ci sono la Repubblica dell’Africa Centrale con il 2,1% della popolazione, la Nigeria con l’1,8% e l’Eritrea con lo 0,3%.
Un divario troppo troppo grande.
Il dato più strano però è un altro. In tutto il mondo, il Paese con la più alta media di tempo speso sui social network è proprio l’Eritrea, dove lo 0,3% della popolazione che ha accesso ai social trascorre circa 4:36 ore sulle diverse piattaforme.
A quale scopo vengono utilizzati i social media?
Per il 47,1% degli utenti il motivo è per restare in contatto con amici e familiari, per il 36,2% è riempire il tempo libero, il 34,2% per leggere nuove storie, il 30,3% per cercare articoli o video e il 22,7% per restare aggiornat* sui contenuti pubblicati dal proprio brand preferito.
Altri fra i principali scopi sono: informarsi su cosa viene detto in merito a un determinato argomento, conoscere nuove persone, trovare ispirazione e postare foto della propria vita.
Il Paese dove i cittadini utilizzano il più alto numero di social network diversi è l’India con 8,7 piattaforme. In fondo alla classifica c’è il Giappone con 3,5 piattaforme.
In ordine di utilizzo, i canali social più “frequentati” sono:
Il canale social che cattura di più l’attenzione del pubblico è TikTok. In media un utente di TikTok spende 23.5 ore al mese sulla piattaforma.
Se Facebook è ancora oggi, dopo 19 anni, il social network più utilizzato, seguito da Instagram e Whatsapp, perché si parla di “crollo di Meta”? Se il 60% della popolazione mondiale utilizza i social network quotidianamente, perché si parla della loro imminente fine?
Sul web è pieno zeppo di articoli che distruggono il concetto, lo scopo e la realtà dei social network. Sì parla del 2023 come l’inizio della fine, l’anno in cui le persone inizieranno ad allontanarsi dai social. Sarà vero?
Il problema maggiore è che i social media non sono più solo social. Ad esempio, Facebook era nato con l’obiettivo di mantenere i contatti fra gli studenti della stessa università, poi fra diverse università e infine fra le persone di tutto il mondo.
Ad oggi: criptovalute, concorrenza, errori, privacy, anni di cattiva gestione, incapacità di innovare, miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato persi, investimenti in un metaverso dove attualmente nessuno è pronto ad andare. Tutti questi sono solo alcuni degli aspetti che hanno messo in crisi il sistema Meta.
Per non parlare delle “guerre” fra competitor che non sempre portano a dei miglioramenti. Come nel caso di Facebook, TikTok e lo strumento Reels. Il gigante blu ha provato a “rubare” a TikTok il monopolio dei video brevi e divertenti, non riuscendoci.
L’unica cosa certa che abbiamo sono i dati, e i dati ci confermano quanto sia pressoché impossibile togliere i social dalle persone e le persone dai social, almeno nei prossimi anni.
Sicuramente alcune piattaforme social storiche stanno rischiando davvero di compromettere la loro esistenza. Prima fra tutte Twitter.
Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, una delle menti più brillanti del 21esimo secolo, il famoso social dell’uccellino blu “Larry” ha iniziato a perdere un’ingente somma di utenti, credibilità e autorevolezza.
Cosa dobbiamo aspettarci dai social network? Scompariranno a breve?
La risposta è no, i social non scompariranno e continueranno a giocare un ruolo importante nelle nostre vite.
Negli anni è cambiato tutto, a partire dalla consapevolezza degli utenti.
La conoscenza che si ha oggi dei social network non è la stessa di 15 anni fa ed oggi si sa con certezza che qualunque cosa si condivida avrà delle conseguenze e può influenzare anche le nostre relazioni personali e professionali.
Un post o una foto “sbagliata” può compromettere la nostra immagine agli occhi di amici, colleghi e parenti. Lo stesso vale per i brand, lanciare un messaggio sbagliato attraverso i social può rovinare la reputazione e incrinare il rapporto con i propri follower e clienti.
Il mondo social per come era nato non esiste più. C’è una netta differenza fra utente “comune” e “creator professionale”. C’è una distinzione chiara fra un post pubblicato nel tempo libero e un post sponsorizzato ed è stata proprio questa netta divisione a dare un senso diverso ai social.
Anche noi ci siamo adeguati cambiando le nostre strategie, rinnovando la comunicazione, la gestione dei canali, rielaborando le campagne di social advertising e sviluppando una content strategy sempre al passo con i tempi, anzi, che anticipa i tempi.
Crediamo fermamente nella parte buona del digital e nelle sconfinate possibilità che offre, crediamo nel digital fatto in modo sostenibile, crediamo nelle emozioni e nei messaggi positivi che si possono trasmettere attraverso i social network e faremo la nostra parte per far sì che i social continueranno ad esistere e ad offrire a chiunque uno spazio di libertà e una finestra sul mondo.
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